uno strano fenomeno

Andando a ravanare negli strumenti per webmaster di google (nel quale ho registrato il sitemap) ho visto nel pannello link > External Links la lista degli url che hanno un link alle mie pagine…

Il sito scienza.gui.it “Guida alle Scienze in Italia” ha un sistema di pubblicazionie CMS simil blog… ho visto che in questo articolo

http://scienza.guit.it/manuali/manuale-quot-mi-sposto-il-dblog-da-solo-quot

c’è un link al mio articolo

http://www.acor3.it/dblog/articolo.asp?articolo=104 – Manuale “mi sposto il dBlog da solo”

certamente la curiosità mi ha obbligato ad andare a visitare il sito… con molta delusione ho notato che il sito in questione è una aggregatore (presumo automatico) che si mostra a prima vista come se fosse un sito di contenuti gestito da uomini…

è come se facessi un blog di news replicando paro paro tutte le notizie che provengono dai feed di Repubblica.it o Google News facendole passare (furbamente) come contenuti del blog stesso…

ma che  senso ha ?

roma wireless

ho letto in un recente articolo (molto autocelebrativo) su repubblica della fantasmagorica banda larga a Roma, cito dall’ articolo:

Un clic, e sei dall’altra parte del mondo ma non deve essere un privilegio di pochi
Walter Veltroni e la Rete come “acceleratore sociale e ponte di conoscenza”
Roma la prima in Italia a sperimentare la banda larga. “Come Tokyo e New York”

ma di che cosa stanno parlando… di quell’hotspot da 2km di raggio che copre villaborghese? E ce se stanno pure a fa il petto gonfio? ma che davero !?!?!?

E di questi fatti che dice il sindaco?:

  1. del fatto che ci sono zone di Roma completamente non coperte da ADSL
  2. del fatto che tuo cugino  al palazzo di fronte c’ha l’ADSL e tu no
  3. del fatto che se ti dice bene c’hai l’ADSL che va a singhiozzo
  4. del fatto che se nessuno fa monitoraggio.. ti staccano l’ ADSL per 21 giorni con la scusa che stanno facendo upgrade di banda…
  5. del fatto che per risolvere un problema di collegamento devi stare al telefono 12 minuti (a 50 cent/min) per risolvere un problema del gestore…

vabbè non sono problemi del sindaco sono problemi del mio provider… giusto…

bhe allora caro sindaco… per Roma, visto che la tua competenza si ferma li, non permettere o fai qualcosa perchè non succeda  con la connettività wireless c’ho è gia successo e sta ancora succedendo con la connettività via cavo…

captcha semantico

Ad oggi i captcha per combattere lo spam stanno diventando più astratti di un quadro di Picasso, se prima era già difficile per una persona con problemi di vista leggere un sito fatto per normovedenti, figuratevi come avrebbe potuto la suddetta a scrivere un commento protetto da captcha.

Per questo motivo, dopo aver letto un articolo non mi ricordo più dove, ho provato sul guestbook sito delle mia band ad aggiungere un captcha matematico

quanto fa: 2+3 ?

se si scrive 5 il commento verrà inserito altrimenti no…

ovviamente la domanda viene generata in maniera random e la complessità del quesito matematico può essere variabile nel numero degli addendi oppure variando la serie dei segni, tipo 2 + 3 – 2 (che fa 3)… ma personalmente non ritengo di spingere troppo su questa complessità, già aver aggiunto questo captcha matematico di complessità semplice ha ridotto lo spam totalmente…

Ricordiamoci infatti che lo spam massivo nei commenti viene fatto da software automatici (spambot) che per quanto complessi e ben strutturati siano, sempre dei software sono e devono eseguire delle istruzioni…

supponiamo che qualcuno scriva un programma per rispondere al quesito matematico… si può fare tranquillamente ma poi il codice che risolve il quesito va aggiunto in sistemi “all purpose”  che vanno istruiti dicendo:

guarda che su acor3.it a questa pagina nei commenti devi (semplificando i concetti):

  • analizzare l’html della pagina
  • trovare il div che contiene la domanda (e già qui le cose si complicano)
  • valutare il quesito
  • calcolare la soluzione
  • inserire la risposta
  • spammare a più non posso.

Ve lo dico io… troppa fatica per uno spammer professionista !!!! non c’è ROI (ritorno sull’investimento) o per dirla in parole povere, non c’è trippa per gatti : - D

se poi noi il nostro captcha matematico lo rendiamo più aleatorio proponendo a caso anche domande non matematiche ,ma di tipo semantico/logico (ossia legati alla logica o al significato delle parole) il nostro spambot ha vita dura se non impossibile…

infatti se la domanda in maniera random certe volte è matematica, certe volte è semantica del tipo:

di che colore è il cavallo bianco di napoleone?  risposta:bianco

quante vocali ci sono in questa frase? risposta:15

ad un essere umano con un’intelletto dotato di irona e “non-sense” risponderà certamente bianco e 15, un software di computer a meno di non avere un archivio di tutte le possibili domande/risposte (poco probabile) oppure di implementare un riconoscitore lessicale/grammaticale (altamente poco probabile) non sarà in grado di rispondere correttamente…

come ultima conclusione il captcha matematico è un buon stratagemma per tenere lontani spambot odierni, fino a quando qualcuno non li evolverà.

il captcha semantico/logico è un ottimo stratagemma, l’unico inconveniente che posso trovare è che è strettamente legato alla nazionalità del sito e dell’autore delle domande usate come captcha, infatti un inglese difficilemente riuscirà a capire il il non-sense della domanda sul cavallo di napoleone, così come un italiano per una domanda equivalente posta da un’inglese…

poi se uno vuole può optare per un sistema mono-lingua se ha un sito prettamente mono-lingua o impostare il sistema in più lingue, nativa ed inglese se vuole ampliare la rosa dei potenziali commentatori…

un esempio di catcha matematico funzionante lo trovate qui