I'm NaN… I'm a Fr33 man… ahahhahaha
Parafrasando il titolo di un celebre film di John Carpenter, noto sempre di più’ la presenza di esseri umani completamente col cervello in pappa, ormai schiavi della volontà di una civiltà aliena, che vivono su Facebook, che fanno copia e incolla, tanto non costa nulla.
Ma la cosa grave e che sono sempre di più’, provare per credere
Ne avevo parlato un po di tempo fa ed ora, senza aver fatto praticamente nulla se non qualche sporadico post, Tsu chiude…
ecco il laconico messaggio da parte di Sebastian ,Ceo e Fondatore di Tsu: Leggi tutto “tsu il social network che ti paga ha chiuso”
ne avevo parlato abbondantemente in passato come il miglior blog editor esistente, l’unica pecca che non era piu’ manutenuto e il suo sviluppo era fermo al 2012.
Ma oggi vi posso confermare che finalmente e’ stato rilasciato come opensource.
lo potete scaricare dal sito ufficiale openlivewriter.org
Iscriversi a Tsū è semplice, devi essere invitato da un iscritto.
Eccoti un invito Leggi tutto “Tsū il nuovo social network che ti paga”
Ho reinstallato windows live writer sulla mia nuova worsktation di lavoro windows.
Leggi tutto “Windows live writer: il miglior blog editor in circolazione”
Facebook ci regala sempre delle perle…
Sono stato ospite del podcast Caffe20 di Valentino Spataro parlando di KiwiAgency
Abbiamo parlato di WebAgency, linux, programmazione come due amici al bar davanti ad un caffè… abbiamo lasciato volutamente un registratore acceso…
C’è gente che si lamenta sui social networks che ci sono troppe persone che gli chiedono l’amicizia.
C’è gente che crea una pagina per fini artistici ma gli da fastidio di rispondere alle richieste dei fan.
C’è gente che si lamenta che sono tutti stalker.
C’è gente che che forse non ha capito che cosa è un social network.
Mi è venuta questa strana analogia a proposito di Spotify e Apple Music, in quella che io ho definito la “Streaming War” Leggi tutto “Teorema della Streaming War”
C’è gente che si lamenta sui social networks che si parla solo ed esclusivamente di un sola notizia.
Sono sempre gli stessi che si lamentavano che in tv davano sempre gli stessi film.
Sono sempre gli stessi che non sapevano, o facevano finta di non sapere, che avendo il telecomando potevano cambiare canale oppure spegnere la tv e fare qualcosa di indubbiamente diverso della loro routine da teledipendente.
Sono sempre gli stessi che, ora sui social networks, non hanno ancora imparato ad usare il telecomando o non sanno pigiare quel fottuto pulsante per spegnere il tutto.
Infine sono sempre gli stessi che ancora non hanno imparato a starsene zitti per non disturbare quelli a cui quei programmi piacciono.
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